Rischio cyber attack: Come proteggere i tuoi device aziendali  

Con l’aumentare dei device collegati alla rete, crescono anche i rischi: cloud, mobile working e managed print services sono tutte tecnologie utilissime, che ottimizzano il flusso del lavoro con grande efficacia, ma comportano anche una serie di pericoli per la sicurezza dei dati. Un recente rapporto IBM sottolinea che Il 32% delle aziende ha subito un attacco di cybercrime nel 2016 e che l’anno successivo il costo medio totale di una violazione dati si aggirava intorno ai 3.07 milioni di euro.

Un esempio recente di questi attacchi risale al marzo scorso, quando Vlad Sitnikov, project leader della startup russa che ha avuto l’idea dello space advertising, un progetto che prevede il lancio di annunci pubblicitari nello spazio entro il 2021, ha sfruttato la vulnerabilità software di più di 620.000 stampanti per inviare il suo messaggio. Nel volantino inviato a queste stampanti, Sitnikov sosteneva la necessità per i “colletti bianchi” di investire le proprie risorse sulla creatività in quanto destinati ad essere sostituiti nei prossimi cinque anni da sistemi di intelligenze artificiali. Allegata alla lettera c’era anche un buono per un corso di design a prezzo scontato. Che si consideri questa trovata un atto di terrorismo 3.0, una reclame un tantino aggressiva o solo una notizia bizzarra, la cosa che stupisce è l’estrema semplicità con la quale è possibile introdursi in uno strumento che contiene i nostri documenti e la conseguente necessità di proteggerlo da attacchi esterni.

L’importanza di imporre una barriera che impedisca al prossimo terrorista digitale di impadronirsi degli altrui device aziendali, salta ancora di più agli occhi se si considera che:

  • Il 42% dei documenti contiene dati sensibili, e il 50% dei manager teme che i dipendenti dimentichino informazioni confidenziali su una stampante;
  • Il 47% dei manager è consapevole che i dipendenti perdono i documenti all’interno dell’organizzazione;
  • L’80% dei senior managers ha programmato di aggiornare il sistema di sicurezza delle informazioni nel prossimo biennio.

Come agire per mitigare questo rischio? È importante partire dalla consapevolezza che le stampanti multifunzione creano un legame tra le informazioni digitali e fisiche, e questo le rende strumenti particolarmente appetibili per un hacker. Occorre dunque iniziare mettendo in atto delle azioni preliminari come il controllo e la valutazione della documentazione fisica e digitale, seguite da un controllo sullo stato della rete per individuare eventuali bug o criticità. Successivamente è fondamentale la scelta di device che si sposino con le procedure di sicurezza e la revisione delle politiche di sicurezza interna, assicurandosi che i dipendenti le conoscano e comprendano.

Alcuni professionisti del settore, poi, possono fornire un valido aiuto ai  sistemi di protezione dati: FR, ad esempio, offre un software di gestione che permette di difendere le stampanti Canon dalle intrusioni esterne. Vuoi saperne di più? Contattaci!

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